Appunti di Viaggio, la terra svedese / Travelling notes, the sweden land
Le riflessioni non giungono mai sole.
Mi chiedo se c’è il beneficio del dubbio.
O bisogna essere sempre drastici? O sempre buoni?
Sopportare pesi, se di forza vogliamo parlare, che tipo di sintomo è?
A volte penso che la gente, le persone, sappiano benissimo ciò che fanno e scaricano la colpa sugli altri. L’ansia vigila. E’ dietro l’angolo e non la sopporto più.
Insomma, attese continue, continue, le quali non terminano o almeno sembra.
Anche a distanza, prendersi cura delle beghe nella propria casa è veramente una prova da manuale.
Quanto ancora sopportare?
Quanto ancora lottare con le persone e far capire loro ciò che di sbagliato hanno fatto
e quanto ancora donare fiducia, aprire il cuore e provare di nuovo?
Questo accade con poche persone nella vita.
Altre, forse, non stanno al tuo passo e così si spezza qualcosa.
Parole e pensieri da esprimere o tacere?
Ne vale la pena?
E poi con chi?
Chi si ha di fronte?
Con chi si comunica?
Ci si rende conto dei propri errori fino in fondo?
Si è in grado di chiedere scusa?
Fino a dove è lecito far oltrepassare i limiti e dove stopparli?
Non saprei. Questa settimana sarà un’esplorazione a distanza di me stessa.
Della mia lotta, fino a dove arrivo, per mettere un punto definitivo o andare oltre.
Soprattutto nel cercare un lavoro che possa permettermi di vivere sola, con le mie forze,
costruendo quel puzzle chiamato desiderio.
Ci si impegna, davvero.
Mi chiedo se discorsi sono rimasti vani o se siano stati recepiti fino in fondo al cuore.
E naturalmente parlo pure per me stessa.
Annalisa
Quest’ opera di
https://brainstormingculturale.wordpress.com/è concesso in licenza sotto la
Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported
Based on a work at brainstormingculturale.wordpress.com