[T]essere

… tra i fili dell’essere

Tratti grafici che inducono a riflettere. Sogno, viaggio, dimensioni: i colori risaltano la complementarietà con sperimentazioni ardite, colpendo lo sguardo di chi osserva. Un invito a meditare e recuperare il proprio tempo con saggezza

[T]essere come Tessere e Essere. Questo è il percorso in cui ci conduce Giovanni Palmieri nella sua seconda esposizione di quadri, presso lo store NAT– di Natalia Rinaldi – di Roma, dal 14 maggio al 12 giugno e curata da Maria Rita Ursitti.

Diplomatosi in Disegno e Tecnica del fumetto, l’artista si concentra sulla grafica e sulla tecnica pittorica, per lo più utilizzando acrilico su tela, per condurre lo sguardo di chi osserva verso un proprio viaggio intimo, mantenendo il suo stile di punti e di linee definiti già in Coppie Imperfette, la sua prima mostra – 2013 – .

Come pezzi di un puzzle, in questo caso, siamo richiamati a individuare quali frammenti mettere al posto giusto, tenendo presente l’imprevisto composto da linee, colori e forme. L’astratto con il quale gioca Palmieri rimanda a suggestioni sempre differenti, proprio perché i suoi quadri esprimono sentimenti e desideri radicati in lui.

La complementarietà è molto presente. Essa risalta grazie all’accostamento del rosso e del verde, i quali, vicini al blue, al bianco e all’oro compongono sperimentazioni azzardate e coraggiose, come per esempio in Corno Rosso;

TESSERE Giovanni Palmieri (5)

Kaleidoscope

mentre le miniature inducono quasi a muoversi con una calma studiata, per ritrovarsi all’interno di giardini giapponesi o in mondi meditativi per esplorare la propria dimensione – Luna piena, Kaleidoscope, Riflessi –.

 

 

TESSERE colosseum

Colosseum

I segni grafici e precisi li ritroviamo in Colosseum, un rombo di rame, oro e argento su sfondo nero. I colori risaltano, certamente, e a noi appare l’immagine di un elegante gioiello prezioso. Schegge di rabbia è un’esposizione di triangoli rossi, sparsi nello spazio circoscritto. Un vetro rotto? La voce frantumata in mille pezzi? Il nostro corpo che si libera di qualcosa? Varie le interpretazioni, perché ognuno ne osserva ciò che sente.

I fumetti, l’anima di Giovanni Palmieri, escono fuori riproducendo uno Spiderman rosso e nero che spicca e, silenziosamente attende di muoversi al momento giusto per lanciare le sue ragnatele.

TESSERE Giovanni Palmieri (1)

Spiderman

TESSERE Giovanni Palmieri (6)

Mosaico

Mosaico e Desìdèri restano impressi. Sono due processi creativi interessanti. L’orientale ci invade con foglie e linee morbide, spazio intimo e che coccola; i desìdèri sono una serie di cerchi rossi e linee curve rinchiusi da una cornice di legno grezzo. Probabilmente perché essi, solo fissi in un’area, possono essere tangibili. Ma se invece provassimo a togliere la cornice di legno dalla tela rettangolare? Che accadrebbe? I desìdèri comincerebbero a circolare, a espandersi, in quanto universali, ma non per questo dissipati dal nostro Io, perché il dono del silenzio c’è da dosarlo.

TESSERE desideri

Desìdèri

Un excursus che Giovanni Palmieri e l’organizzazione di Kirolandia – corrente culturale, gestita da Andrea Alessio Cavarretta, hanno ideato con semplicità e riguardo rispetto a chi è intervenuto all’inaugurazione nel pomeriggio del 14 maggio. Un vernissage accompagnato dall’arte culinaria di Cookinart di Lucia D’Aloiso Mayo.

Invitiamo a non perdere questa esperienza e soprattutto a seguire la mostra itinerante nel mese di settembre a Napoli.

Annalisa Civitelli

Foto: Federica Flavoni

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