Il lato oscuro della passione
Amore, intrighi, sofferenza e gelosia: le quattro facce dell’amore destinato a soccombere sotto i colpi di un destino avverso e incontrollabile. La purezza diventa oscurità, l’amore si trasforma in angoscia, il dubbio, vestito di menzogne, mostra il suo lato più distruttivo, in un climax di dolore e follia fino al tragico epilogo
Dal 17 al 27 novembre la Compagnia Taheri e Zuccari torna in scena presso il Teatro Sala Uno di Roma con Otello, un adattamento in chiave moderna del dramma shakespeariano diretto da Paolo Zuccari. Una rappresentazione che conferma la professionalità della compagnia stessa nella realizzazione di un allestimento di grande impatto emotivo per uno dei più grandi classici della drammaturgia teatrale.
Otello (Hossein Taheri), generale di origini straniere e governatore di Cipro, è a capo della flotta veneta per difendere l’isola dai Turchi. Da poco ha sposato l’intraprendente Desdemona (Dajana Roncione), di cui è follemente innamorato. Il suo attendente Iago (Paolo Zuccari), tuttavia, rifiutando di farsi comandare da uno straniero, architetterà un piano subdolo contro Otello, minando la sua fiducia verso il luogotenente Cassio (Beniamino Zannoni), e insinuando il tarlo della gelosia verso Desdemona, fino a condurlo alla pazzia.
Il ritmo dello spettacolo è dinamico e serrato: il pubblico è immerso in un’atmosfera ricca di suspence e colpi di scena, il testo teatrale di Taheri e Zuccari si alterna con i picchi drammatici dell’originale di Shakespeare. La sensazione di assistere a un prodotto dal sapore cinematografico è costante, e la rapidità data dal contesto teatrale rende unica la messinscena.
Taheri e Zuccari, alias Otello e Iago, sono molto affiatati anche da antagonisti. Corpo, sguardo e movimento scenico sono i loro punti di forza uniti ad una recitazione appassionata e intensa. Dajana Roncione e Elodie Treccani nei panni di Desdemona e Emilia, moglie di Iago, mostrano grande sicurezza nel gestire l’emotività dei loro personaggi: due donne forti e sincere ma al contempo fragili e impotenti di fronte al fato.
Caterina Bertone e Beniamino Zannoni completano il cast: la prima è il sergente Bianca, personaggio più a latere rispetto agli altri ma ben interpretato; il secondo interpreta Cassio grazie ad un’interpretazione naturale e mai forzata. La suggestiva ambientazione scenografica potenzia il tutto, conciliando l’architettura classica del Sala Uno con un allestimento quasi industriale, in cui elementi in ferro e in legno convivono con grande equilibrio.
La calunnia è un venticello, scriveva Rossini. Leggero e impercettibile, cresce in maniera incontrollata per poi esplodere improvvisamente. Otello racconta di un meccanismo subdolo, infido, attuato da chi mostra compassione verso di noi per poi insinuarsi tra le nostre debolezze, distorcendo volutamente la nostra percezione della realtà. La gelosia corrode l’anima fino a farle compiere l’estremo gesto, accecata dalla follia.
È una guerra contro un nemico invisibile, capace di annientare chiunque. La purezza diventa oscurità, l’amore si tramuta in angoscia, il dubbio e la menzogna mostrano il loro lato più distruttivo, in un climax di dolore e follia fino al tragico epilogo. La gelosia cambia il bene in odio, la conoscenza dell’altro in razzismo, il rispetto verso le donne in violenza. Farci riflettere sulle conseguenze di tali azioni è il vero compito del teatro, catalizzatore di emozioni, eterna metafora della vita e dei sentimenti umani.
Elena D’Elia
Foto: Sergio Battista
Teatro Sala Uno
la Compagnia Taheri e Zuccari presenta
Otello
una produzione Teatro Eliseo
dal 17 al 27 novembre
regia Paolo Zuccari
con Hossein Taheri, Paolo Zuccari, Dajana Roncione, Elodie Treccani, Caterina Bertone e Beniamino Zannoni
Aiuto regia Marco Canuto
Consulenza scene Fiammetta Mandich
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